La chiesa di Monte Oliveto in una
cartolina degli anni Ottanta delle edizioni Dama.
La chiesa come si presenta oggi,
circondata da edifici di edilizia moderna.
L' oratorio dei SS. Nazario e Celso, foto Luxtime di Genova,
cartolina del 2010.
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La chiesa di Santa Maria e dei Santi
Nazario e Celso in Multedo, più conosciuta semplicemente come chiesa
di Monte Oliveto, fu fondata dai carmelitani nel XVI secolo. Una
prima chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Nazario e Celso, di cui
si hanno notizie dal 1210, fu distrutta nel 1432 dalle truppe di
Filippo Maria Visconti, duca di Milano, in guerra con la Repubblica
di Genova. Nel 1516 i carmelitani si insediarono nella parrocchia
grazie all'appoggio dei Lomellini ed ottennero da papa Leone X
l'autorizzazione a costruire una nuova chiesa con annesso convento.
Il nuovo edificio, intitolato alla Natività di Maria, fu costruito
in posizione preminente sul colle sovrastante la vecchia chiesa; al
titolo della nuova parrocchia fu aggiunto anche quello dei Santi
Nazario e Celso della vecchia chiesa, che divenne sede della
confraternita. I lavori di costruzione si protrassero a lungo (nel
1582 una nota del visitatore apostolico Francesco Bossi sollecitava
il termine dei lavori e vennero completati nel 1586 con il
contributo decisivo dei Lomellini. A cavallo tra il XVI e il XVII
secolo il convento di Monte Oliveto visse il suo periodo di maggior
splendore: la presenza di figure di spicco dell'ordine carmelitano
contribuì ad accreditare il complesso come centro culturale e di
potere. La chiesa, consacrata il 6 luglio 1637 dal vescovo di Noli
Angelo Mascardi, subì danni e saccheggi nelle guerre del 1746-1747 e
del 1800. Nel 1812 i Carmelitani, ridotti di numero, abbandonarono
la parrocchia e la chiesa fu affidata al clero secolare; subì vari
restauri nell'Ottocento, quando fu rifatta la facciata (1840) in
stile neoclassico, e all'inizio del Novecento.La chiesa ha tre
navate divise da pilastri quadrangolari e nove altari; priva di
transetto, ha un ampio coro e conserva numerose opere d'arte, tra
queste una tavola di Pier Francesco Sacchi raffigurante la
Deposizione dalla Croce (1527), alcuni dipinti attribuiti a
Bernardo Castello (Tutti
i Santi,
Madonna col Bambino e
Santi Nazario e Celso) e due tele di Antonio Semino (Assunzione
e
Crocifisso e Santi, entrambe datate 1585). Sull'altare maggiore
statua barocca in marmo della Madonna col Bambino. Notevole il
pavimento in marmo, rifatto nel 1907. Il sagrato offre tuttora un
ampio panorama sul mare, mentre la vista su Pegli è oggi limitata da
alcuni moderni caseggiati. (Da Wikipedia)
In questa cartolina del 1950 entriamo nel Santuario di Monte
Oliveto.
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