Sul molo con lo sguardo rivolto ai bagni
Italia e "Giacomino o niente". Edizioni Germano Menchi di Pegli.
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Ritratto di un bagnino dei tempi d'oro
con i suoi aiutanti. Sguardo attento, baffoni grigi, mani sui
fianchi e sulla poppa della barca la scritta dei bagni. Tratta
dal libro "Pegli nel tempo e nei tempi".
I bagnini dello stabilimento "O
Giacomino o niente". Tratta dal libro "Pegli nel tempo e nei tempi".
Ricordo fotografico dei bagni tratto
dal libro "Pegli nel tempo e nei tempi".
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Dal libro di F. Crosa del 1902.
"E' l'insegna di un vecchio stabilimento di bagni, ed è l'epilogo di
una storia gentile. Molti anni orsono una signora bagnante stava per
essere travolta dalle onde; vani erano riusciti gli sforzi dei
bagnini, allora si lancia Giacomino, il proprietario stesso dello
stabilimento, l'avvinghia col sinistro braccio, saldo come un
artiglio, e guadagna in un baleno la riva. Teia, il celebre
caricaturista del Pasquino di Torino, frequentatore assiduo dei
bagni, ritrae la scena commovente, cui ha assistito con uno dei suoi
schizzi felici sul giornale suo e gli dà per titolo: "O Giacomino o
morte"; il motto ha la fortuna dello schizzo, piace, e resta
l'insegna dei bagni di Giacomino. Ma sopravviene il 1870, un grido
fatidico "o Roma o morte" echeggia per la Penisola; ebbene a
qualcuno suona male quella parola morte, quasi fosse una minaccia al
potere temporale, e ingiunge a Giacomino di cancellarla. Egli la
sacrifica con dolore, e la sostituisce con "niente", ma non ha
saputo perdonare mai lo sfregio fatto alla sua insegna ed al buon
senso da così insigne balordaggine".
I "Bagni Italia" e "Giacomino o niente" visti dal mare. Anni
venti del secolo scorso ed edizioni Menchi Germano di Pegli.
Fotografia ricordo di alcuni bagnanti dello stabilimento "O
Giacomino o niente".
Tratta dal libro "Pegli nel tempo e nei tempi".
Ricordo fotografico dei bagni tratto
dal libro "Pegli nel tempo e nei tempi".
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