SOGGIORNARE A PEGLI
ORATORIO DI SAN
MARTINO
L'Oratorio di S. Martino (XIII secolo) in
Via Beato Martino.
A partire dal 1260 si svilupparono le compagnie dei
disciplinanti. Si raccoglievano nelle Casacce per
pregare e fare penitenza. Col tempo si diedero a praticare le
opere di misericordia, corporale e spirituale, ed ebbero Statuti che
organizzarono la loro vita. L'Oratorio di San Martino, sede
dell'omonima Arciconfraternita, fu all'origine una casaccia,
che fu sostituita da una fabbrica quattrocentesca, con un
presbiterio staccato dal corpo della chiesa.
Tra il 1600 e il 1700 i due manufatti furono consolidati
nell'edificio giunto fino ai giorni nostri.
Lo sviluppo dell'Oratorio rispecchiava l'importanza che
nella comunità aveva assunto l'Arciconfraternita. I
Confratelli, oltre agli aspetti spirituali e
penitenziali, tenevano in gran conto la solidarietà
reciproca, l'istruzione dei fanciulli, la cura dei
malati e dei bisognosi, la sepoltura dei morti e le
preghiere di suffragio
L'interno dell'Oratorio offre lo splendore delle decorazioni
settecentesche.
L'Arciconfraternita affidò a Giovanni Agostino Ratti il
compito di affrescare la volta e le pareti e di dipingere
due tele per il presbiterio.Sono presenti anche opere di Giovanni Battista Chiappe di
Novi Ligure (il "Cristo nell'Orto" è considerato il suo
capolavoro), di Giuseppe Galeotti e di Antonio Maria
Pittaluga. È ignoto l'autore della splendida tela "Cena a
casa di Simone il fariseo" della parete di fondo, deliberato
nel 1718.Di rilievo sono il Crocifisso ligneo del Maragliano,
collocato all'altare delle Anime, i Crocifissi processionali
con i loro ricchi arredi, le "casse" di San Martino, della
scuola del Maragliano, e di Santa Rosalia, la splendida
statua lignea dell'Immacolata, anch'essa del Maragliano.Negli armadi dell'Oratorio sono conservati costumi, cappe e
tabarrini che risalgono fino al XVIII secolo. (Descrizione
dal sito PEGLIFLORA).
The Oratory of St. Martino (Oratorio di S.
Martino) is located in Beato Martino Road and dates back to
the 13th century. From 1260 the confraternities of the
"Disciplinati" developed and they used to meet in the
"Casacce" (ancient and simple houses) to pray and do
penance. Over
time, the "Disciplinati" began to practice works of mercy,
both corporal and spiritual, and adopted statutes to govern
their activities. The Oratory of St. Martino was originally
a "casaccia" and it became the seat
of the homonymous Main Confraternity. The original
"casaccia" was replaced by a fifteenth-century building with a
presbytery separate from the church. Between the 17th and 18th centuries, the two
buildings were consolidated into a single structure that is
still present today.The development of the Oratory reflects the
growing importance of the Main Confraternity within the
community. In addition to their spiritual and penitential
activities, the Confraternity members also placed a great
importance on mutual
solidarity, education of children, care of the sick and
needy, burial of the dead, and prayers for the suffrage of
souls.The interior of the Oratory is decorated with
wonderful
18th-century works of art. The Main Confraternity commissioned
Giovanni Agostino Ratti to fresco the vault and walls and to
paint two canvases for the presbytery. In
the Oratory we can admire the paintings by Giovanni Battista Chiappe
of Novi Ligure (the "Cristo nell'Orto" is considered his
masterpiece), Giuseppe Galeotti, and Antonio Maria
Pittaluga. The author of the wonderful canvas "Cena a casa di
Simone il fariseo" on the back wall, commissioned in 1718,
is unknown. Of particular note are the wooden Crucifix by
Maragliano, located on the Altar of Souls, the processional
Crucifixes with their rich decorations; the "casse" of St.
Martino, by the school of Maragliano, and of St. Rosalia;
and the splendid wooden statue of the Immaculate Conception,
also by Maragliano.The Oratory cupboards contain
costumes, capes, "tabarrini" (dating back to the 18th century.
(Description from the PEGLIFLORA website).
Approfondimenti
|
|
| |