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CASTELLUCCIO



   
Siamo alla fine dell'itinerario N. 1 e percorrendo l'ultimo rettilineo da Piazza Lido di Pegli, giungiamo davanti al Castelluccio che delimita il confine con il vicino quartiere di Pra'. Il fortilizio del Castelluccio risale all’anno 1000 d.C. La fortezza originaria venne distrutta, considerata la posizione panoramica e dominante sita su di una scogliera a picco sul mare, si presentò la necessità di ricostruirla nel XVII secolo dai Marchesi Lomellini. Si conserva ancora un’epigrafe nella Chiesa di S.Martino a Genova Pegli sul muro perimetrale meridionale interno del campanile di cui una copia recente fu posta nell’atrio del Municipio. I ruderi del Castelluccio sono oggetto di una storia: nel 1800 i francesi erano assediati dagli austriaci e dagli inglesi, la posizione era buona, vista la dominanza sul mare e poteva resistere dagli assalti delle soldatesche austriache, ma i cannoni dei vascelli inglesi minacciavano di ridurlo in polvere. Il Castelluccio disponeva di due soli cannoni!!!..bisognava prendere una posizione, così il Comandante Francese tentò tutte le vie per impedire una capitolazione vergognosa e decise alla fine di abbandonare il Castelluccio. Venuta la notte fece armare i suoi uomini preparati alla partenza, ma prima ordinò che si attaccasse al collo di un asino che si trovava lì per caso, una lanterna accesa. L’animale lasciato libero vagava per il piccolo forte, il ché trasse in inganno le linee nemiche che non sospettando nulla, non si accorsero che la guarnigione, uscita fuori, si era condotta a Genova. L’indomani gli austriaci si lanciarono all’assalto ma rimasero stupiti non trovando opposizione di sorta. Fin qui la storiella potrebbe passare ma vi si aggiunse dell’altro: il fatto d’arme inesistente fu trasformato dai bollettini di Vienna in una vittoria. Nella seconda guerra mondiale la stessa struttura venne usata come postazione tedesca proprio per la sua posizione, venne costruito al di sotto un bunker ancora oggi presente.      
(Storia e leggenda prese dal sito della Marina del Castelluccio)



We are at the end of the itinerary No. 1 and following the last part of the road from "Lido di Pegli" Square, we arrive in front of the "Castelluccio" which delimits the border with the nearby Pra'. The "Castelluccio" fortress dates back to the year 1000 AD. The original fortress was destroyed and it was rebuilt in 17th century by the Lomellini Marquises considering the panoramic and dominant position, situated on a cliff overlooking the sea. An epigraph is still preserved in the Church of St. Martino in Pegli on the internal southern perimeter wall of the bell tower and a recent copy was placed at the entrance of the Town Hall. The ruins of "Castelluccio" are the subject of a story: in 1800 the French army was besieged by the Austrians and the English, the position was good, due to the dominance over the sea and they could resist the attacks of the Austrian soldiers, but the cannons of the English vessels threatened to reduce it in powder. The "Castelluccio" had only two cannons!!!...it was necessary to take a position, so the French Commander did any effort to prevent a shameful capitulation and finally decided to leave the "Castelluccio". When night came he had his men armed and ready to leave, but first he ordered to hang around the neck of a donkey, that happened to be there by chance, a lit lantern. The animal was left free to move around the small fortress and it misled the enemy lines who, not suspecting anything, did not realize that the French garrison had moved to Genoa. The next day the Austrians attacked the fortress but were amazed when they found no opposition whatsoever. Up to this point the story could pass but something else was added: the non-existent battle was transformed by the Austrians into a victory. In the Second World War the same structure was used by the German army due to its position and a bunker was built under the fortress which is still present today.
(History and legend taken from the Marina del
Castelluccio website)



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