Un altro vialetto, perfettamente simmetrico nelle siepi con
una fontana al centro, conduce il visitatore di fronte all’Arco
di Trionfo in stile composito. Notiamo il monito dell’
iscrizione latina (Valete Urbani Labores ….) che avverte l’
ingresso in un nuovo ambiente e soprattutto l’ abbandono
delle preoccupazioni cittadine e dagli affanni di tutti i
giorni. In pratica questo è l’ inizio della rappresentazione
romantico-filosofica di Michele Canzio che dimostra come,
anche nell’ ottocento, la dicotomia vita cittadina e vita
bucolica, fosse presente e venga metaforicamente inserita
nell’ arco bifronte (arco di trionfo davanti e casetta
rustica nel retro). Questa scena dimostra come , anche per
quei tempi, il rimpianto per una vita al più stretto
contatto con la natura era un sentimento molto presente.
Cartolina del 1910 (c.) edita da Gaetano Bixio.
Il Viale in questa cartolina del
1911 acquerellata da Augusto Maiani.
L'Arco di Trionfo del Viale Classico
ad inizio '900 in una versione di Vierbucher Santa Margherita
Ligure.
Cartolina del 1929 Fototipia Blundo
Giuseppe in Genova.
Cartolina del 1903 con il viale classico dell' Arco di
Trionfo, che nel retro appariva, sorprendentemente come un
rustico cascinale, a significare la contrapposizione
città-campagna. Di Erio Panarari.
Cartolina
del 1940 edizioni Cartoleria Ferrari Lungomare di Pegli
(bruna).
Cartolina del 1956 edizioni Fratelli
Blundo di Genova.
Cartolina del 1901 - edizioni Stongel & Co. di Dresda e
Berlino.
Il Viale Classico in una cartolina attuale del 2022.