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Cartoline di Pegli   stemma
Museo di Archeologia Ligure

Dal Museo Archeologico la Tomba del Paleolitico Superiore edizioni foto Gasperini di Genova. Il periodo sempre anni '50.

Cartolina fotografica degli anni '50 che riprende un Cratere a calice - attico - IV sec. a.C. Bellerofonte e la Chimera dalla Necropoli preromana di Genova del Museo Archeologico.

 

Cartolina fotografica degli anni '50 che riprende un Lebete Nuziale Apulo - a figure rosse - scena di genere. IV sec. a.C. del Museo Archeologico.

Cartolina fotografica del 1970 che riprende Cerbero con "tete coupee" (I sec. a. C. - I sec. d. C.) del Museo Archeologico.



Sarcofago Strigilato Romano della seconda meta' III secolo d.C. Da una fotografia del 1974.



Cratere a calice - attico - IV sec. a.C. Bellerofonte e la Chimera dalla Necropoli preromana di Genova da una fotografia del 1974.

Museo Archeologico (da rivista Basko)

 

Il Museo si trova nello straordinario complesso storico-ambientale dei Parchi e Musei di Pegli, un importante quartiere nel Ponente della città, ed è ospitato all'interno di Villa Durazzo Pallavicini. L'antica dimora nobiliare fu donata al Comune di Genova nel 1928 dagli eredi dei Pallavicini con il vincolo di utilizzarla a scopi culturali. Così nasce il più importante museo archeologico della Liguria, inaugurato nel 1936. Agli allestimenti più storici e datati, se ne sono aggiunti altri più recenti per una visita dalla forte valenza didattica Con più di 50.000 reperti archeologici provenienti da tutta la Liguria, il museo racconta le vicende, i cambiamenti climatici, ambientali, economici e tecnologici di più di centomila anni, dalla preistoria fino all'età antica. Il visitatore incontrerà resti e manufatti straordinari e unici, come le sepolture paleolitiche, i ricchi corredi della necropoli di Genova, la celebre Tavola di Polcevera. Si tratta di testimonianze sopravvissute fino a oggi che compongono l'avvincente storia di un territorio che è da sempre luogo di passaggio e di incontro di popoli, culture e idee tra Europa e Mediterraneo.La provenienza non solo da scavi archeologici, ma anche da alcune raccolte private, tra le quali spicca quella ottocentesca del Principe Odone di Savoia, consente spunti narrativi anche su questo peculiare capitolo di un collezionismo colto e raffinato.

Cartolina fotografica degli anni '50 che riprende un Sarcofago Strigilato Romano della seconda meta' III secolo d.C. del Museo Archeologico.

Cartolina fotografica degli anni '50 che riprende un Sarcofago Ligneo Egiziano inizi XXVI Dinastia (Saitica) 663-525 a.C. del Museo Archeologico.

Cartolina fotografica degli anni '50 che riprende una Idria Attica - a figure rosse - 450 a.C. circa "Nascita di Afrodite" "Pittore della Tazza di Bologna 417" del Museo Archeologico.

Museo Archeologico - Caverna del Pastore (Toirano). Scheletro di Ursus spelaeus.



Cerbero con "tete coupee" (I sec. a. C. - I sec. d. C.), da una fotografia del 1974.



Una testa, arte romana da una fotografia del 1974.